LAVORAZIONI TERRENO

Per lavorazioni si intendono tutti quegli interventi agronomici effettuati dall’uomo sul terreno, con semplici attrezzi o con macchine più sofisticate, allo scopo di modificarne lo stato fisico, rompendone l’apparente conti-nuità, e di renderlo idoneo alle coltivazioni.

Gli scopi fondamentali delle lavorazioni agronomiche possono essere così riassunti:
▪ Preparazione del letto di semina ovvero creazione di un ambiente favorevole all’interramento ed alla germinazione dei semi.
▪ Apprestamento di uno stato strutturale idoneo alla penetrazione delle radici e al loro buon funzionamento.
▪ Aumento della permeabilità dello strato attivo e quindi controllo della circolazione dell’acqua.
▪ Aumento della massa di terreno esplorabile dalle radici.
▪ Controllo delle malerbe e dei parassiti.
▪ Interramento dei concimi organici e dei residui colturali.

I concetti fondamentali che sono stati presi in considerazione per lo svolgimento delle lavorazioni nei terreni degli agricoltori sono:
1. preferibilmente le lavorazioni non dovrebbero essere profonde, ovvero non superare i 30 cm di profondità;
2. gli strati del terreno, se non quelli superficiali, non dovrebbero essere ribaltati e mescolati tra loro.

In agricoltura biodinamica, lo scopo principale consiste nell’usare attrezzature leggere, nel lavorare il terreno quando il terreno si trova in un campo di umidità, compreso fra lo stato coesivo e lo stato plastico in cui adesione e coesione hanno valori abbastanza vicini. In queste condizioni si dice che il terreno è in tempera. Con terreno in tempera gli organi lavoranti vincono facilmente le forze di coesione e il terreno aderisce poco. Le zolle si sgretolano con relativa facilità e la lavorazione lascia il terreno in condizioni di sofficità ideali. Nel tempo, il terreno diventa più friabile, tenero e soffice e vi è anche un cambiamento nel colore che diventa più scuro e che può essere anche avvertito con l’olfatto (odore di terriccio del sottobosco).

I preparati biodinamici

I preparati Biodinamica sono otto.
Due (500 / Fladen – 501) sono spruzzati sui campi direttamente.
Sei (502,503,504,505,506,507) sono immessi nel cumulo per favorire e migliorare la formazione dell’humus. I preparati da spruzzo influenzano la dinamica della crescita vegetale e vengono “dinamizzati” con acqua per un’ora immediatamente prima dell’uso. I preparati da cumulo vengono inseriti direttamente nel cumulo di letame per equilibrare la trasformazione.
• Preparato 500/Fladen – letame di mucca da spruzzare dinamizzato sul terreno;
• Preparato 501 – silice finemente triturata da spruzzare dinamizzato sulle foglie;
• Preparato 502 – Achillea inserita nel cumulo biodinamico;
• Preparato 503 – Camomilla inserita nel cumulo biodinamico;
• Preparato 504 – Ortica inserita nel cumulo biodinamico;
• Preparato 505 – Corteccia di quercia inserita nel cumulo biodinamico;
• Preparato 506 – Tarassaco inserita nel cumulo biodinamico;
• Preparato 507 – Valeriana inserita nel cumulo biodinamico;

La dinamizzazione

La dinamizzazione è una pratica fondamentale dell’agricoltura biodinamica. Consiste nel rendere attive delle sostanze attraverso la loro diluizione e forte compenetrazione con l’acqua attraverso un energico mescolamento. I preparati biodinamici da spruzzo (500 e 501) vanno diluiti in acqua e mescolati per un’ora precisa. La dinamizzazione dei preparati biodinamici da spruzzare avviene mescolando l’acqua con un gesto rotatorio che va alternativamente in senso orario e antiorario. Si procede per un’ora. Si parte con un moto rotatorio in un senso e appena si è formato un bel vortice, occorre rompere energicamente il gorgo e creare così il caos, invertendo il senso di rotazione. Si formerà di nuovo un vortice ordinato che gira nel senso opposto e che sarà rotto ancora e ancora invertendo continuamente il senso della rotazione non appena ricompare il vortice. Al termine di questo processo che trasferisce le forze e l’energia del preparato all’acqua stessa, i preparati dinamizzati vengono irrorati in campo.

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